Il pianto delle banche italiane sugli utili in calo
In linea col copione già scritto, le banche hanno cominciato a piangere. Nel senso che parlano di margini ai minimi storici, utile del settore in calo vertiginoso (meno 80 per cento) e redditività in caduta libera. Il tutto, sostengono i banchieri, per colpa dello spread e della recessione. Non è bastato alle banche del nostro Paese il supporto della Bce che per tutto lo scorso anno ha fornito liquidità illimitata anche grazie a maxiprestiti triennali a tasso zero. L’Abi ha puntato poco l’accento sulle cosiddette componenti straordinarie che alla fine della giostra hanno causato una perdita complessiva per il settore di quasi 2 miliardi di euro. Si tratta delle svalutazioni per le acquisizioni del passato: è il caso, in particolare, del Monte dei paschi di Siena che ha appunto svalutato Antonveneta comprata nel 2007 a prezzi folli.