FOCUS: credito privato offre opportunià ma selettività è fondamentale (Pgim)

MILANO (MF-NW)--Il credito privato ha vissuto una fase di crescita a partire dalla crisi finanziaria del 2008, attraendo gli investitori alla ricerca di rendimenti stabili, spread interessanti e flessibilità. "La resilienza del credito privato in periodi di turbolenza del mercato azionario ne aumenta l’attrattiva, ma gli investitori devono tenere conto di un rischio importante: in questo segmento, molti nuovi gestori non hanno l’esperienza necessaria per orientarsi nelle complesse condizioni attuali", afferma Matthew Harvey, head of Direct Lending di Pgim Private Capital.

LA SELEZIONE È FONDAMENTALE CON ECONOMIA IN FRENATA

"Nonostante una certa stabilità dei mercati del credito, questa stabilità potrebbe essere messa alla prova dalle politiche commerciali statunitensi, dalla geopolitica e dall’inflazione, Tuttavia, questi stessi fattori potrebbero anche offrire opportunità grazie a tassi di base più elevati e spread di credito più ampi", sottolinea Harvey. Dal 2022, l’aumento dei tassi di interesse ha messo sotto pressione le aziende con un forte indebitamento, molte delle quali ora si trovano a dover pagare interessi superiori al loro flusso di cassa. Per risolvere i problemi di liquidità nel breve termine, le obbligazioni con possibilità di reinvestimento della cedola (payment-in-kind, Pik) sono diventate un’opzione popolare. "Questi prestiti permettono ai mutuatari di posticipare il pagamento degli interessi aggiungendo l’interesse non pagato al capitale del prestito, rimandando l’uscita di flussi", spiega l'esperto. La diffusione delle obbligazioni Pik è favorita dall’accesa competizione sui mercati del credito privato, soprattutto nei segmenti più grandi. Tuttavia, questi prestiti a elevati interessi comportano maggiori rischi di credito e inadempienza, il che può rappresentare un problema in un contesto di rallentamento dell’economia in cui i mutuatari faticano a far fronte ai propri obblighi, avverte Harvey. Per gli interval fund e le società di sviluppo aziendale, gestire le obbligazioni Pik è piuttosto complesso, dato che gli interessi non pagati devono comunque essere distribuiti agli azionisti, e questo aumenta la pressione in periodi di incertezza.

COVENANT PIÙ DEBOLI AUMENTANO RISCHIO DI RALLENTAMENTO DELL’ECONOMIA

"Allo stesso tempo, il rallentamento dell’attività di M&A e delle Ipo, oltre alla minaccia di società zombie incapaci di ristrutturare il debito, complicano la situazione. Covenant più deboli nel settore aumentano il rischio di un peggioramento dell’economia", avverte Harvey. Un covenant è una clausola contrattuale, spesso presente nei contratti di finanziamento, che impone all'impresa finanziata specifici obblighi o restrizioni. Mentre la crescita rallenta, spiega l'esperto, le società non collaudate e i nuovi gestori del credito privato devono affrontare un numero crescente di ostacoli. Le aziende con performance inferiori e strutture covenant-lite impediscono ai creditori di intervenire prima che la performance di un mutuatario peggiori in modo significativo, con possibili effetti negativi sul recupero del credito degli investitori. "In un contesto di forte competizione tra i finanziatori è fondamentale valutare la propensione al rischio dei gestori per le obbligazioni Pik e le strutture covenant-lite, che possono compromettere la performance del credito in scenari complessi", commenta l'economista.

ECCEZIONALE RESILIENZA DEL MIDDLE-MARKET

Sebbene molti finanziatori si concentrino sui segmenti più grandi del mercato, Pgim vede maggior potenziale nelle società del middle-market. "Queste imprese offrono un miglior potenziale di rendimento corretto per il rischio, con ritorni più elevati e una leva finanziaria più bassa", puntualizza Harvey, aggiungendo che il middle-market rappresenta "un punto di forza", beneficiando di meno obbligazioni Pil e maggiori tutele dei covenant. Nel complesso, i volumi del credito privato sono in gran parte trainati dall'attività di M&A sostenuta dagli sponsor di private equity. Tuttavia, molti finanziatori del credito privato, che tradizionalmente si concentrano su operazioni sponsorizzate, devono fare i conti con tassi di interesse elevati e incertezze sui dazi. "Considerate le prospettive di una modesta attività di M&A, le operazioni non sponsorizzate possono rappresentare un'opzione interessante, che consente ai finanziatori di restare competitivi e ottenere nuove transazioni, cui si aggiunge la diversificazione rispetto al tipico ciclo di leveraged buyout", conclude l'esperto, sottolineando che la diversificazione tra regioni e settori stabili può proteggere ulteriormente i portafogli in fasi di shock del mercato.

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0818:17 lug 2025