FOCUS: crisi d'impresa, aumentano ristrutturazioni in 2025 (AlixPartners)
MILANO (MF-NW)--In un contesto segnato da incertezze geopolitiche e pressioni economiche, il 2025 sarà un anno critico per la tenuta delle imprese. Secondo il “Turnaround and Transformation Survey” di AlixPartners, giunto alla ventesima edizione, il 97% dei manager dell’area Emea teme nuove crisi aziendali. I settori più esposti sono automotive, retail e manifatturiero, colpiti dalla combinazione di margini compressi, dazi, interruzioni logistiche e domanda debole.
GEOPOLITICA E DAZI IN PRIMO PIANO
Il 70% degli intervistati prevede nuove interruzioni delle catene di fornitura nei prossimi 12 mesi. Le tensioni commerciali e il crescente numero di governi in transizione continuano a pesare sulla fiducia delle imprese. Il 63% degli esperti si attende un rallentamento della crescita economica in Emea, con il dato che sale all’80% negli Stati Uniti. Il quadro macro peggiora anche sul fronte del credito: il 62% degli operatori segnala la mancanza di liquidità come primo ostacolo nei processi di rilancio aziendale. Il 71% prevede una recessione regionale entro due anni, mentre per il 60% la pressione inflazionistica rimarrà elevata, in parte a causa dell’effetto tariffe. Attese anche riduzioni di personale in circa tre quarti delle aziende.
SOLUZIONI TAMPONE NON BASTANO PIÙ
Il 75% degli intervistati prevede un aumento delle ristrutturazioni stragiudiziali nei prossimi 12 mesi. Tuttavia, la fiducia verso gli strumenti di breve termine è in calo. Le pratiche di “amend & extend” e i piani di liability management vengono percepiti come rimedi temporanei: il 50% dei manager le considera inefficaci rispetto ai problemi strutturali sottostanti. Un dato positivo arriva dall’intelligenza artificiale, vista da quasi l’80% dei professionisti del restructuring come una leva strategica fondamentale. Secondo Mauro Trabatti, Partner & Managing Director di AlixPartners, “in tempi difficili serve una visione integrata che sappia bilanciare efficienza operativa, capacità produttiva e continuità aziendale”.
IL PANORAMA ITALIANO
Anche in Italia si confermano i trend Emea, con l’aggiunta di vulnerabilità specifiche nei settori moda ed energivori (ceramica, carta, vetro). Gian Luca Petruzzi, Partner di AlixPartners, sottolinea come il Paese necessiti di un contesto normativo favorevole e strumenti stragiudiziali più efficaci. Il 2024 si è chiuso con un record di 1.089 procedure attivate tramite Composizione Negoziata della Crisi (Cnc), quasi il doppio rispetto al 2023. “Si tratta di uno strumento sempre più diffuso e accettato anche dal sistema bancario”, spiega Paolo Rinaldi, Partner & Managing Director. “Cresce inoltre la qualità dei soggetti debitori: quasi un’impresa su quattro non chiede protezione dai creditori, e meno della metà ha bisogno di deroghe patrimoniali”
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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
1014:51 lug 2025