FOCUS: dazi rallenteranno economia globale ma senza recessione (Oxford E./Isp)

MILANO (MF-NW)--I dazi dovrebbero innescare un rallentamento a livello globale, ma per ora senza una recessione.

È quanto emerge dal convegno “Commercio globale, Debito Usa, Fed e tassi” promosso da Oxford Economics in partnership con Intesa Sanpaolo. Secondo le stime mostrate nelle presentazioni di Oxford Economics vi sarà un rallentamento della crescita globale nel 2026. Si riuscirà comunque ad evitare una recessione globale, in parte grazie alle politiche di bilancio adottate negli Stati Uniti e in Cina. In ogni caso la crescita globale non è prevista essere così debole dal 2009, se si esclude il 2020.

“Le politiche statunitensi, in particolare quelle commerciali, sono attese innescare un modesto rallentamento a livello globale. L’economia statunitense, nonostante l’impatto negativo dei dazi, è per ora supportata da una forte crescita dei consumi, spinti sia da una politica di bilancio espansiva sia da una forte crescita dei corsi azionari. E mentre le nostre previsioni sugli Stati Uniti per il 2026 hanno visto negli ultimi mesi una revisione al rialzo, il ritmo dell’economia cinese, in assenza di sforzi concreti per orientarsi verso una crescita trainata dai consumi, continuerà a rallentare nei prossimi anni”, dichiara Nicola Nobile, Associate Director di Oxford Economics.

Il contesto economico rimane però caratterizzato da un’incertezza elevata, con impatti sia sulle decisioni di investimento delle aziende sia sulla propensione al consumo delle famiglie.

“In Europa riteniamo che il contesto economico rimarrà fragile, vista la riluttanza della Bce a proseguire con ulteriori tagli dei tassi, e l’assenza di uno stimolo fiscale europeo nel 2026. La politica di bilancio espansiva della Germania sarà infatti compensata da misure più restrittive negli altri Paesi, mentre le economie esportatrici dovranno fronteggiare una domanda globale ancora debole”, dichiara Paolo Grignani, Senior Economist di Oxford Economics.

Nonostante l’economia dell'Eurozona abbia resistito abbastanza bene al contesto geopolitico avverso, la crescita rimarrà fiacca, al di sotto dell’1% nel 2026, secondo le stime di Oxford Economics.

L’economia italiana continua a muoversi in linea con il suo limitato potenziale di crescita: il Pil dovrebbe restare sotto l’1% anche nel 2026 e nel 2027, sebbene i rischi appaiano oggi più contenuti rispetto a qualche anno fa.

“L’attenzione mediatica sull’impatto dei dazi sembra superiore rispetto agli effetti economici concreti attesi sul sistema Usa e, di riflesso, su quello mondiale. I dazi riguardano solo i beni manifatturieri (10% del Pil negli Usa, 17% del Pil in Ue) e i livelli dei dazi per ora applicati appaiono gestibili. L’effetto sui consumatori americani dovrebbe risultare quindi contenuto”, sostiene Emilio Rossi, Senior Economic Consultant di Oxford Economics.

alb

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3011:47 ott 2025