FOCUS: Francia verso nuovo governo, rating su debito sovrano a rischio (Scope Ratings)
MILANO (MF-NW)--Il voto di fiducia indetto dal Primo Ministro francese, François Bayrou, per il prossimo 8 settembre, in vista del dibattito parlamentare sul bilancio 2026, avviene in un contesto di forte opposizione politica alla proposta di bilancio pluriennale del governo presentata a luglio. In questo contesto, i partiti di sinistra, tra cui il Partito Socialista, e il Rassemblement National di estrema destra – che detengono complessivamente 298 seggi, oltre ai 289 che costituiscono la maggioranza assoluta nell'Assemblea Nazionale – hanno dichiarato che voteranno contro il governo.
Il collasso del governo, ricordano gli analisti di Scope Ratings, sarebbe il secondo nell'arco di un anno ed è l'esito più probabile dato l'attuale assetto del Parlamento. Le conseguenze sarebbero negative per quanto concerne il rating sul credito, date le scelte che lascerebbe al presidente Emmanuel Macron: "O Macron nomina un nuovo primo ministro – il quinto in quattro anni – incaricato di formare un nuovo governo, oppure indirà altre elezioni legislative anticipate – le seconde in due anni", commentano gli esperti.
A oggi, la nomina di un nuovo Primo Ministro che dovrà fare concessioni sul bilancio 2026 appare a detta dell'agenzia europea di rating più probabile di un altro scioglimento, "dato il rischio di una situazione di stallo derivante da un altro parlamento in stallo, dominato da partiti di estrema sinistra o di estrema destra". L'approvazione del bilancio del prossimo anno con l'attuale parlamento richiederebbe di diluire il piano di risparmio del governo Bayrou, pari a 44 miliardi di euro, pari a circa l'1,5% del Pil.
L'impasse compromette quindi la prevista riduzione del deficit di bilancio al 5,4% nel 2025 e al 4,6% nel 2026, dal 5,8% del Pil del 2024. "Il nostro obiettivo di riferimento", commentano gli analisti, "è invece che il deficit di bilancio della Francia scenda solo al 5,6% del Pil nel 2025 e al 5,3% nel 2026. Siamo inoltre più cauti del governo riguardo alle prospettive di consolidamento fiscale a lungo termine, in particolare a causa dei tassi di rifinanziamento più elevati della Francia".
In questo contesto, Scope prevede che la spesa per interessi netti salirà a circa il 4% delle entrate pubbliche nel 2025 dal 3,6% del 2024, in linea con quella del Belgio (3,8%) ma ancora al di sotto di quella della Spagna (5,2%) e del Regno Unito (6,6%). Analogamente, i rendimenti dei titoli di Stato decennali francesi sono aumentati moderatamente ma costantemente al 3,5%, convergendo con quelli di Spagna e Italia.
Considerate queste proiezioni fiscali più deboli, Scope Ratings prevede che il rapporto debito/Pil della Francia "continuerà ad aumentare fino a circa il 122% entro il 2030, dal 113% del 2024, superando l'obiettivo del governo del 117% nel 2029. Sebbene non rappresenti il nostro scenario base, un esito favorevole dell'ottenimento della fiducia da parte del governo costituirebbe una svolta significativa e sosterrebbe i compromessi di bilancio a breve termine. Tuttavia, l'incertezza politica in vista delle elezioni comunali di marzo 2026 e delle elezioni presidenziali di aprile-maggio 2027 rimane una sfida chiave per il credito. Le prospettive di bilancio a medio termine della Francia rimangono quindi limitate da un panorama politico frammentato, da una maggiore polarizzazione politica e da un calendario elettorale che ostacola il compromesso politico sulle riforme economiche e di bilancio".
bon
andrea.bonfiglio@mfnewswires.it
(fine)
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2617:42 ago 2025