FOCUS: i mercati sono troppo ottimisti sull'inflazione (Pictet Asset Management)
MILANO (MF-NW)--Gli investitori sono sempre meno preoccupati per il rallentamento dell'economia statunitense, mentre l'indebolimento dei dati sull'occupazione è una giustificazione sufficiente perchè la Federal Reserve tagli i tassi d'interesse. Allo stesso tempo, a giudicare dai sondaggi sul sentiment, l'inflazione appare una preoccupazione meno urgente.
"A nostro avviso, i mercati obbligazionari stanno sottovalutando il rischio di inflazione, sia per quanto riguarda la pressione al rialzo sulle componenti dell'inflazione core statunitense dei prezzi al consumo, sia per la possibilità che i dazi abbiano effetti inflazionistici nel breve termine", affermano gli analisti di Pictet Asset Management.
"Il Liberation day ha fatto registrare un forte rialzo del premio a termine, fatto non sorprendente dato che gli investitori obbligazionari tendono a non apprezzare le politiche che creano incertezza significativa sull'inflazione futura. Da allora, però, il premio a termine si è stabilizzato, il che suggerisce che il mercato è sceso a patti con i dazi di Trump", spiegano gli esperti.
"Data la costante incertezza sulla direzione della politica statunitense, confermiamo la nostra posizione neutrale su tutti i principali mercati dei titoli di Stato, ma rimaniamo vigili sul rischio di shock inflazionistici. Il nostro unico sovrappeso", puntualizzano gli analisti, "è nei titoli di Stato dei mercati emergenti in valuta locale (Cina esclusa), che continuano a beneficiare della debolezza del dollaro, nonché dei buoni fondamentali economici nazionali e degli elevati tassi reali relativi".
"La nostra posizione di sovrappeso nelle obbligazioni societarie dei mercati emergenti riflette la convinzione che la crescita dei mercati emergenti rimarrà più resiliente rispetto a quella dei mercati sviluppati. A parte ciò, ci aspettiamo un ulteriore indebolimento del dollaro visto che gran parte dell'impatto delle misure monetarie di Trump si riflette su proprio sulla valuta. Di conseguenza", concludono gli analisti, "manteniamo la nostra posizione di sovrappeso sull'euro e sul franco svizzero e il nostro pieno sovrappeso sull'oro, che continua a rappresentare una copertura importante sia contro l'inflazione che contro le preoccupazioni per gli eccessivi livelli del debito".
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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
1811:39 set 2025