FOCUS: Italia deve sfruttare luna di miele con mercati (Prometeia)
MILANO (MF-NW)--In Italia la crescita si è riportata sui livelli modesti del periodo pre-pandemia. Alcuni fattori offrono supporto: gli investimenti del Pnrr continuano a sostenere domanda interna e occupazione nel settore delle costruzioni e dei servizi collegati; inoltre, la normalizzazione dei prezzi e la graduale riduzione dei tassi migliorano le condizioni finanziarie, seppur più lentamente rispetto al resto dell’area euro, sottolineano gli economisti di Prometeia.
Nel breve termine, comunque, la crescita continuerà grazie al completamento dei progetti Pnrr e alla tenuta della spesa delle famiglie, favorita dal calo dell’inflazione (1,1% in novembre). Resta il rischio di un rallentamento delle esportazioni verso gli Usa, dopo l’effetto front-loading, come indicato anche dai dati di ottobre, con un calo della produzione industriale (-1% su settembre) e segnali di indebolimento dell’interscambio commerciale.
Il 2025, secondo gli esperti, si chiuderà con una crescita dello 0,6%, leggermente rivista al rialzo rispetto allo 0,5% di settembre, in linea con il 2024 ma inferiore alla media dell’Eurozona. Dopo il rimbalzo post-Covid sostenuto dal forte impulso fiscale, l’Italia torna nei ranghi, nonostante il Pnrr a sostegno. Senza di esso, nel biennio 2024-25 l’economia sarebbe rimasta sostanzialmente ferma. Nel periodo di previsione, la crescita, dopo il picco del 2026 a 0,7%, si stabilizzerà attorno a 0,5%.
I conti pubblici restano ordinati ma sotto pressione, e difettano di “sguardo lungo”, sottolineano da Prometeia. La legge di bilancio 2026–2028 conferma un’impostazione prudente, in linea con il Piano Fiscale-Strutturale 2024. Per il 2026 il deficit è previsto al 2,8% del Pil, con spazi leggermente più espansivi per il biennio successivo. Non è ancora contabilizzato l’aumento della spesa militare fino a 0,5 punti di Pil entro il 2028, che richiederà risorse aggiuntive. Il pacchetto di bilancio 2026 mobilita circa 18 miliardi di euro di misure lorde, principalmente sulla spesa, con un impatto macroeconomico modesto l’anno prossimo e solo leggermente positivo negli anni successivi. Grazie alla disciplina di bilancio, lo spread Btp/Bund è sceso su livelli storicamente bassi.
L’attuale “luna di miele” con i mercati andrebbe pertanto sfruttata, sottolineano da Prometeia, per avviare le riforme strutturali necessarie in un contesto internazionale cambiato, prima che l’effetto del Pnrr svanisca. Priorità assoluta: aumentare la produttività, oggi il tallone d’Achille anche della crescita occupazionale, che, pur sostenendo il reddito nel breve termine, non compensa il calo della popolazione attiva e l’incremento della dipendenza degli anziani, e che per di più sta dando segni di cedimento.
alb
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1710:17 dic 2025