FOCUS: quadro fiscale europeo migliore di quello Usa (Axa)

MILANO (MF-NW)--In Europa non esiste ancora un quadro fiscale unificato o un significativo quadro collettivo per il mercato dei fondi obbligazionari. Spesso la regolamentazione è considerata un freno all'innovazione e le prospettive fiscali di alcuni Paesi rappresentano una fonte di preoccupazione. "La situazione della Francia è particolarmente allarmante, visti i recenti insuccessi politici nel compiere progressi sul fronte del risanamento fiscale", afferma Chris Iggo, strategist di Axa Investment Managers.

"Tuttavia, nel complesso, le prospettive fiscali sono migliori rispetto a quelle degli Stati Uniti, il che dovrebbe tradursi in un calo dei rendimenti obbligazionari reali e una minore volatilità dei mercati", spiega l'esperto. "Gli spread tra i rendimenti dei titoli di Stato dell'Eurozona sono più stabili che in qualsiasi altro periodo dalla crisi del debito europeo di oltre dieci anni fa, grazie al miglioramento di crescita e consolidamento fiscale di Paesi come Spagna, Italia e Portogallo".

"Le azioni europee dovrebbero continuare a offrire un equilibrio interessante tra crescita e rendimenti da reddito nel prossimo anno", puntualizza l'analista. "Il contesto di debole crescita del Pil non ha impedito agli utili societari di crescere a un ritmo di poco inferiore alla doppia cifra".

"Nel frattempo, le società europee si stanno adattando alle opportunità generate dall'intelligenza artificiale, nonché a quelle offerte dai temi strutturali sopra discussi. Sul fronte del reddito fisso", prosegue l'esperto, "le obbligazioni high yield sono state remunerative, mentre gli spread creditizi europei sono indicativi dello stato di salute dei bilanci societari".

"In ultima analisi", conclude Iggo, "l'Europa può rappresentare un'alternativa per gli investitori, vista la crescente imprevedibilità degli Stati Uniti e le maggiori difficoltà politiche di altre aree. Se i mercati europei continueranno a prosperare, l'euro registrerà buone performance e gli investitori di lungo periodo potrebbero essere remunerati con rendimenti solidi, grazie alla maggiore sostenibilità della crescita nella regione".

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0211:21 ott 2025