FOCUS: riassicuratori, prezzi in calo ma condizioni stabili fino al 2026 (S&P Global)

MILANO (MF-NW)--Le tariffe di riassicurazione hanno ormai superato il picco e le prospettive di guadagno per i riassicuratori globali nel periodo 2025-2026 dovranno adeguarsi. Il settore, secondo un'analisi di S&P Global Ratings, ha registrato un aumento delle perdite assicurate da catastrofi naturali nel corso del 2025, soprattutto nel primo trimestre - fatto che ha portato il totale per i primi sei mesi a circa 80 miliardi di dollari, il secondo livello più alto mai registrato.

Nonostante la pressione per ampliare la copertura e ridurre i punti di attacco, la disciplina nella sottoscrizione di polizze è rimasta forte a beneficio della capitalizzazione dei riassicuratori. Questi fattori, uniti alle condizioni di mercato ancora favorevoli e ai solidi rendimenti degli investimenti del settore, supportano la visione sul settore su livelli stabili.

Per ovviare al calo dei prezzi, la maggior parte dei riassicuratori oggetto di analisi di S&P ha perseguito una maggiore diversificazione degli utili, posizioni di capitale più solide o migliori strutture di finanziamento, mentre altre hanno preferito una strategia che prevede la sottoscrizione sia di assicurazioni primarie sia di riassicurazioni, piuttosto che puntare semplicemente sul miglioramento delle condizioni di riassicurazione.

Sebbene le catastrofi naturali abbiano pesato sui risultati del primo semestre del 2025, il settore è sulla buona strada per raggiungere il costo del capitale previsto per l'anno e S&P Global prevede che lo farà di nuovo nel 2026. "In base alle nostre previsioni di base sugli utili, ipotizziamo un rapporto combinato (perdite e spese) non scontato del 94%-96% nel 2025 e del 95%-98% nel 2026, e un ritorno sul capitale proprio (RoE) del 12%-14% nel 2025 e dell'11%-13% nel 2026", commentano gli esperti.

Le condizioni del settore, insomma, sono attese rimanere per lo più stabili anche nel 2026 e, nonostante questo possa portare a una contrazione dei margini sulla riassicurazione, i portafogli di asset a basso rischio supportano l'ipotesi di solidi rendimenti degli investimenti, pari al 3,5%-4%. "Si prevede che gli operatori con esposizione alla riassicurazione vita beneficeranno di un RoE per queste linee del 10%-12%. Inoltre, dato che i riassicuratori globali generalmente mantengono posizioni di riserva prudenti, prevediamo che i rilasci di riserve aggregate saranno modesti, pari a 1-2 punti percentuali", prosegue l'analisi di S&P.

Dal lato degli investimenti, l'esposizione del settore ad asset più volatili e meno liquidi, come il credito privato, il private equity, gli hedge fund e gli immobili commerciali, rappresenta il rischio maggiore. L'esposizione al rischio di tasso di interesse diminuisce con la riduzione della durata media delle passività nel portafoglio di un riassicuratore. Tuttavia, anche altre linee di business potrebbero risultare impattate a causa, ad esempio, della crescita economica più contenuta. Anche il contesto geopolitico gioca un ruolo importante: i riassicuratori esposti al settore dei trasporti aerei hanno risentito del conflitto tra Russia e Ucraina e dei dazi statunitensi nel corso del 2025.

"Nei prossimi anni, prevediamo che alcuni riassicuratori dovranno accantonare ulteriori riserve per coprire il rischio di responsabilità civile negli Stati Uniti", area che, negli ultimi anni, ha visto un significativo aumento dei costi e da sola responsabile di ulteriori accantonamenti per 6 miliardi di dollari da parte dei 19 riassicuratori più grandi sotto la copertura degli analisti. "Il rischio è maggiore per gli operatori che hanno aumentato la loro esposizione quando i prezzi erano più bassi o che hanno adottato strategie meno caute", concludono da S&P.

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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)

0216:20 set 2025