FOCUS: settore difesa tra rotazione Usa-Europa e prove di tregua (eToro)

MILANO (MF-NW)--Per gran parte dell’anno, l’Europa ha dominato la scena della difesa: un portafoglio equiponderato sui principali titoli della difesa europea per capitalizzazione (Rheinmetall, Rolls-Royce, Leonardo, Thales, Bae Systems, Safran e Kongsberg) segna un 70,9% da inizio anno, più del doppio rispetto al 28,5% del paniere americano composto da Howmet Aerospace, RTX, Boeing, L3Harris, Northrop, General Dynamics e Lockheed Martin. Una sovraperformance costruita nei primi mesi sull’onda del riarmo europeo, alimentata da piani nazionali, ordini Nato e un contesto geopolitico che sembrava garantire domanda strutturale.

L’estate ha poi segnato un cambio di passo, osserva in un'analisi Gabriel Debach, market analyst di eToro: nel trimestre in corso, il portafoglio europeo cede il 5,96%, mentre quello americano guadagna il 5,48%. Un’inversione di momentum che ha visto una rotazione tattica degli investitori verso titoli americani con multipli più bassi e momentum positivo.

Nonostante le correzioni, prosegue l'esperto, le performance cumulate nel lungo termine restano favorevoli all’Europa (portafoglio equiponderato e ribilanciato annualmente su Rheinmetall, Rolls-Royce, Leonardo, Thales, Bae Systems, Safran e Kongsberg), 72,6% a tre anni e 55,7% a cinque contro rispettivamente 20,2% e 20,4% del portafoglio americano (anche qui equiponderato e ribilanciato annualmente su Howmet Aerospace, RTX, Boeing, L3Harris, Northrop, General Dynamics e Lockheed Martin). Le valutazioni, però, raccontano una storia di vulnerabilità: in media, P/E LTM 37,7x e EV/EBITDA 22,1x per l’Europa, contro 30,6x e 18,6x per gli USA. Multipli più compressi oltreoceano, rally più graduale e dispersione interna meno estrema spiegano la recente rotazione. In Europa, Rheinmetall e Rolls-Royce trattano su multipli particolarmente elevati, con valutazioni che incorporano aspettative molto ottimistiche e margini di errore ridotti, mentre Leonardo presenta multipli più contenuti rispetto ai picchi del settore.

Il prezzo sconta già il riarmo, perciò servono informazioni nuove e verificabili, secondo Debach: ordini firmati, milestone industriali rispettate, free cash flow trimestrale in miglioramento, mix prodotti ad alto margine. Senza questi segnali, il multiplo NTM non scende e la performance resta zavorrata.

Sul tavolo le posizioni sono sfumate, osserva Debach: l'ottimista pragmatico vede una rotazione verso i campioni dell’esecuzione e legge nell’ingresso ultimo di Porsche nella difesa un segnale di consolidamento e maggiore efficienza, a patto che gli ordini Nato ed europei continuino e che si traducano in investimenti reali e non in annunci. Il realista cauto osserva che con multipli elevati su alcuni nomi ogni ritardo pesa, e la visibilità su free cash flow e supply chain è indispensabile per ridurre il rischio. Lo scettico strategico avverte che, se dall’Alaska dovesse arrivare una tregua, il momentum del tema potrebbe raffreddarsi rapidamente, lasciando valore solo dove esiste già una pipeline di trasformazione concreta e in corso.

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1413:22 ago 2025