FOCUS: settore edile italiano a un passo da contrazione ma c'è ottimismo (Hcob)

MILANO (MF-NW)--Il settore edile italiano ha chiuso il secondo trimestre con una crescita, registrando un lieve aumento dell’attività, in linea con quanto osservato a maggio. Tuttavia, dietro la stabilità dell’indice principale, si celano movimenti significativi a livello settoriale. Il trend degli ordini è apparso più vivace e i livelli di occupazione sono aumentati al ritmo più rapido degli ultimi 15 mesi. Guardando ai prossimi 12 mesi, le imprese prevedono un incremento dell’attività rispetto ai livelli attuali. La fiducia ha toccato il livello più alto da maggio dello scorso anno. Nel dettaglio l'indice Hcob Italy Construction Pmi Total Activity, che misura le variazioni mensili dell’attività complessiva del settore, è leggermente calato dai 50,5 punti di maggio a quota 50,2 a giugno. Il dato si mantiene comunque sopra la soglia di espansione (50 punti), segnalando una lieve crescita dell’attività edilizia in Italia. Si tratta del quarto mese consecutivo in territorio positivo. Secondo i riscontri qualitativi, l’aumento dell’attività è stato attribuito a maggiori volumi di nuovi ordini, in parte sostenuti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

ANDAMENTO PER SOTTO-SETTORI

A livello settoriale, si sono registrate nuove espansioni, seppur marginali, sia nell’edilizia residenziale che in quella civile. Quest’ultima in particolare ha mostrato il recupero più evidente, dopo essere stata la principale fonte di debolezza per nove mesi consecutivi. Al contrario, la crescita complessiva è stata frenata dall’attività di costruzione commerciale, che ha segnato la prima contrazione in quattro mesi.

NUOVI ORDINI E OCCUPAZIONE IN AUMENTO

L’aumento dell’interesse da parte dei clienti e l’aggiudicazione di nuovi appalti hanno portato a un aumento dei volumi di nuovi lavori a giugno. Si tratta del settimo mese consecutivo di crescita degli ordini, con il ritmo di espansione più forte da tre mesi. Con l’avvio di nuovi progetti, le imprese hanno sentito la necessità di assumere più personale. Il tasso di crescita dell’occupazione è stato il più alto da marzo 2024 ed elevato anche rispetto agli standard storici. Allo stesso tempo, anche il ricorso a subappaltatori è aumentato per la prima volta in sette mesi.

OTTIMISMO PER IL FUTURO

Alla domanda sulle previsioni per i prossimi 12 mesi, le imprese del settore edile italiano si sono mostrate ottimiste. Il livello di fiducia ha raggiunto il punto più alto da maggio 2024, in un trend positivo che prosegue dall’inizio del 2025. La crescita di nuovi ordini e appalti, così come l’aumento delle attività promozionali, dovrebbero sostenere la ripresa dell’attività nel settore.

PRESSIONI SUI FORNITORI E COSTI IN AUMENTO

A causa dell’aumento dei carichi di lavoro, le imprese hanno acquistato più materiali a giugno. Sebbene l’incremento degli acquisti sia stato solo marginale, rappresenta una rottura rispetto al trend di lungo periodo di contrazione e al leggero calo registrato a maggio. I fornitori, però, non sono riusciti a soddisfare le richieste in tempi rapidi: la maggiore domanda e la carenza di scorte hanno esercitato pressioni sulle catene di approvvigionamento. Il peggioramento delle tempistiche di consegna è stato significativo, anche se leggermente meno marcato rispetto al mese precedente. Infine, i costi operativi per le aziende del settore continuano ad aumentare. I partecipanti al sondaggio hanno segnalato prezzi più alti per materie prime, carburanti e imposte. Sebbene il tasso di inflazione dei costi resti elevato, è risultato inferiore rispetto al periodo precedente. Si è registrato anche un aumento netto delle tariffe dei subappaltatori.

Norman Liebke, economista della Hamburg Commercial Bank, sottolinea che "il settore edile italiano è sul filo della contrazione. L’indice Hcob Total Activity Pmi, ad appena 50,2 punti, indica che il comparto riesce a malapena a mantenere il suo attuale percorso di crescita. Nel complesso, nel secondo trimestre del 2025 si sono registrati pochi movimenti. Tuttavia, ci sono segnali positivi per i prossimi mesi: gli ordini sono in aumento e l’occupazione cresce al ritmo più rapido in 15 mesi. A livello settoriale, la costruzione commerciale ha deluso a giugno. A sostenere il settore sono la civile e la residenziale. L’attività ingegneristica civile è tornata a crescere, con un balzo dell’indice di quasi nove punti rispetto a maggio. Negli ultimi mesi, però, questo comparto è stato altamente volatile, per cui bisognerà vedere se il recupero sarà duraturo. L’attività residenziale è cresciuta leggermente, mentre quella commerciale è calata. Nel complesso, il panorama del settore è frammentato, con dinamiche divergenti".

"Secondo le nostre previsioni", conclude l'economista, "il Pil italiano crescerà dello 0,2% nel secondo trimestre, e il comparto edile dovrebbe contribuire positivamente a questo risultato. C’è speranza per i prossimi mesi. Le aspettative delle imprese per i 12 mesi futuri sono al massimo da maggio 2024, con ordini e occupazione in aumento. Questo suggerisce che le imprese sono più ottimiste e che l’ambiente di mercato per la seconda metà del 2025 si sta facendo più favorevole".

alb

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0410:39 lug 2025