FOCUS: stimoli monetari e fiscali evitano la crisi che incombe negli Stati Uniti (Lemanik)

MILANO (MF-NW)--Mentre nel resto del mondo si conferma l'apertura di un rallentamento innescato da un calo della domanda globale e del commercio internazionale, "gli Stati Uniti, nonostante un dichiarato 3,8% di Pil, si apprestano ad avviare l'ulteriore disperato tentativo di salvare la situazione, aggiungendo allo stimolo fiscale anche quello monetario", afferma Maurizio Novelli, strategist di Lemanik.

"Tutto questo conferma in pieno tutte le mie valutazioni sulla crisi del modello americano che richiede ormai costantemente politiche reflazionistiche sempre più aggressive per evitare di precipitare in una crisi", spiega l'esperto.

"È infatti preoccupante che tutte le recessioni che abbiamo avuto a partire dal 2000 si sono poi trasformate in una crisi finanziaria, mentre le recessioni pre 2000", puntualizza lo strategist, "pur evidenziando significativi ribassi delle borse, non hanno mai innescato colossali bail out pubblici di sistema e colossali interventi di salvataggio da parte delle Banche centrali".

"Dal 2010 abbiamo assistito ad una costante politica di stimolo fiscale e monetario inspiegabile in una fase espansiva", prosegue l'analista, "confermando dunque che il sistema non è stato più in grado di autosostenersi senza tali stimoli. Ridurre quindi i tassi mentre si fa politica fiscale espansiva è l'ultimo esperimento che rimane per puntellare ulteriormente il sistema, ma che non fa che confermare la crisi del modello economico americano".

"Nonostante i dati di crescita Usa recentemente pubblicati, cresce la convinzione (e la rassegnazione) tra gli operatori fuori dal mainstream che una crisi sia ormai inevitabile e si discute ora, non del se, ma per quanto tempo si può reggere e della dimensione dell'impatto sulle variabili finanziarie e sull'economia", afferma lo strategist.

"Per quanto riguarda le perplessità sulla reale forza dei dati macro americani", conclude Novelli, "si conferma lo scenario che ormai Cina e Stati Uniti fanno a gara a pubblicare dati politicizzati per dimostrare la forza della loro economia in un contesto di scontro geopolitico inarrestabile".

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0212:01 ott 2025