FOCUS: tutti i paletti della Bce all'ops di B.Mps su Mediobanca

ROMA (MF-NW)--La Bce dà il via libera all'ops di B.Mps su Mediobanca, ma fissa dei paletti che Rocca Salimbeni dovrà rispettare sia che ottenga la maggioranza assoluta di piazzetta Cuccia sia che si fermi sotto la soglia del 50%. Un disco verde impegnativo quello di Francoforte che fa pensare a una maggiore attenzione per questa operazione che vede protagonista una banca uscita solo pochi mesi fa dalla "tutela" della Bce. E' infatti con la discesa del Mef all'11% circa che Mps ha chiuso il di "sorvegliata speciale" dell'Eurotower e ha portato la Cenerentola del sistema bancario italiano al centro della pista da ballo. Dopo il disco verde di Francoforte, domani si riunirà il cda della banca senese sull'aumento di capitale al servizio dell'ops, poi il deposito del prospetto informativo in Consob. Una corsa contro il tempo, sottolineano alcuni osservatori, per poter partire lunedì 7 luglio.

IL VIA LIBERA CONDIZIONATO DELLA BC BCE

Nei tempi previsti, la Bce ha quindi rilasciato a B.Mps l'autorizzazione per l'acquisizione diretta di una partecipazione di controllo in Mediobanca e indiretta in Mediobanca Premier e Compass Banca. Inoltre, Bce ha rilasciato contestualmente anche l'autorizzazione ad acquisire una partecipazione in Mediobanca il cui valore eccede il 10% del patrimonio di vigilanza di gruppo e nelle rilevanti partecipazioni indirette. Questo secondo via libera è rilevante perché, se una banca acquista un'attività che vale più del 10% del proprio patrimonio di vigilanza, la vigilanza deve dare un'autorizzazione specifica per l'impatto che l'operazione ha sul profilo patrimoniale e di rischio.

I SEI MESI

Ma quali sono i paletti imposti dall'Eurotower al Monte? Il primo riguarda l'obbligo, per Mps, di presentare alla Bce - entro sei mesi dalla data di acquisizione del controllo di Mediobanca - un piano di integrazione che include gli impatti sul capitale, sulle strategie di funding e sulla digitalizzazione/sicurezza informatica, evidenziando eventuali scostamenti rispetto alle ipotesi iniziali, in termini, tra l'altro, di sinergie, costi di integrazione, previsioni di perdite operative e valutazioni concernenti l'avviamento. Il capital plan aggiornato dovrà comprendere, oltre a uno scenario base, anche un'ipotesi di scenario avverso, unitamente alle relative azioni manageriali di mitigazione nonché a una valutazione relativa all'effettiva fattibilità e tempistica per l'attuazione.

CORPORATE GOVERNANCE E TEMPISTICA INTEGRAZIONE

Il piano dovrà inoltre spiegare l'organizzazione del sistema ICT, specificando le architetture transitorie ed a tendere, i data flows, gli accordi con terze parti unitamente ai processi e ai controlli relativi al sistema ICT, al data quality, alle misure di continuità operativa, anche in termini di gestione delle parti terze ed ai cambiamenti da apportare ai piani e alle procedure interne. Nel piano dovrà poi essere definito l'assetto di corporate governance del nuovo gruppo con riferimento alla struttura organizzativa e alla normativa propedeutica ad assicurare il coordinamento strategico e operativo tra B.Mps e tutte le proprie controllate; l'assetto degli organi nelle società controllate; l'assetto del sistema di controllo interno, assicurandone la coerenza con la dimensione e la complessità del nuovo gruppo nonché con il profilo di rischio; i mutamenti all'assetto retributivo anche al fine di sviluppare adeguate politiche di retention per i professionisti chiave di Mediobanca; i cambiamenti da apportare alle modalità di aggregazione e reporting delle informazioni di rischio. Il piano dovrà prevedere una tempistica di tutte le attività di integrazione, così come un framework di governance definito per il regolare monitoraggio del processo di integrazione.

COSA DEVE FARE IL MONTE SE VA OLTRE 50% O RESTA SOTTO

La Bce ha poi dato a Mps alcune condizioni da rispettare a seconda della soglia che riuscirà a raggiungere con l'ops su Mediobanca. Nell'eventualità in cui l'offerta registri un tasso di adesione inferiore al 50%, B.Mps dovrà fornire a Bce entro tre mesi dalla data di conclusione dell'operazione un report approvato dal cda e condiviso con la società di revisione incaricata che confermi la sussistenza del controllo di fatto. Alternativamente, in assenza di controllo di fatto, un piano approvato dal cda che indichi l'approccio strategico alla partecipazione di Mediobanca acquisita, i criteri per il mantenimento o la cessione di tale partecipazione unitamente ai relativi obiettivi, tempistiche e principali snodi operativi e una dichiarazione attestante se si preveda di acquisire una quota di partecipazione superiore al 50% ed il relativo impatto stimato a livello patrimoniale. Le tre condizioni previste nel caso Mps non raggiunga il 50% di Mediobanca sono simili a quelle che la Bce ha imposto a Bper nell’ambito dell’ops su B.P.Sondrio. Bper ha previsto espressamente una soglia minima al 35%.

DOMANI CDA SU AUMENTO

A seguito della delibera dell'assemblea straordinaria dello scorso 17 aprile, il cda del Monte si riunirà domani per l'esercizio della delega di aumento di capitale per l'offerta annunciata su Mediobanca.

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2513:54 giu 2025