Bonomi mette nel congelatore la trasformazione in spa della Bpm
Il presidente e maggiore azionista della Bpm per ora ha annunciato una sorta di congelamento del progetto di trasformazione in società per azioni della Banca popolare di Milano. La convinzione diffusa è che il modello cooperativo non sarà più toccato radicalmente. Bonomi è andato a sbattere contro il muro dei sindacati, a cominciare dalla Fabi, che non hanno gradito alcune mosse dello stesso presidente di piazza Meda. Le organizzazioni dei lavoratori sono state chiare: sono disposte a dialogare ancora con Bonomi a patto che non venga più messo in discussione il modello cooperativo. Il presidente della Banca guarda ancora all'assemblea del 22 giugno, chiamata a votare il suo progetto, ma dovrà arrendersi definitivamente per evitare di minare l'aumento di capitale da 500 milioni di euro necessario a rimborsare i Tremonti bond al Tesoro. Si muove anche la Banca d'Italia. Che potrebbe favorire un piano B, volto a garantire la separazione tra azionisti e manager.