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Bpm e l'addio (probabile) alla trasformazione in spa

02 maggio 2013 Dietro lo sportello

Dietro lo sportello

Bpm e l'addio (probabile) alla trasformazione in spa

«Oggi il modello cooperativo funziona bene». Matteo Arpe ha commentato così, pochi giorni fa, l'esito dell'assemblea della Banca popolare di Milano che il 27 aprile ha respinto la proposta di voto a distanza del presidente del consiglio di gestione Andrea Bonomi. Un no secco che, salvo sorprese, vuol dire la bocciatura alla trasformazione dell'istituto di piazza Meda in una banca spa. L'ex numero uno di Capitalia condivide le critiche, mosse anche dalla Fabi, al progetto di trasformazione in società per azioni della Bpm. La sensazione diffusa, infatti, è che il progetto di Bonomi sia mosso solo da intenti speculativi e non dalla creazione di un modello più efficiente. L'assemblea che dovrà decidere l'eventuale cambiamento è fissata per il 22 aprile. La stessa Banca d'Italia, pur sollecitata dagli stessi sindacati a prendere posizione, è rimasta a guardare.