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La riforma delle popolari e l’ombra di incostituzionalità

23 gennaio 2015 Dietro lo sportello

Dietro lo sportello

La riforma delle popolari e l’ombra di incostituzionalità

Regole più semplici per cambiare lo statuto e diventare spa, limiti al rimborso delle azioni in caso di recesso, innalzamento del numero massimo di deleghe in capo a un socio. Sono alcune delle misure messe a punto dal governo per accompagnare la transizione delle banche popolari più grandi, che avranno 18 mesi per dire addio al voto capitario. La riforma finora pare essere piaciuta solo agli investitori e ai mercati: sui listini in questi giorni i rialzi sono stati anche superiori al 20 per cento. Tante, invece, le critiche. Quelle dei sindacati, che temono una nuova ondata di esuberi. Quelle di un inedito fronte bipartisan politico. E quelle di alcuni economisti, come Giulio Sapelli, che si è spinto a gridare al colpo di Stato...